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Conoscere la calvizie maschile.

 

 

 

La calvizie comune, o alopecia androgenetica, è la tipologia di calvizie maschile più diffusa nel nostro Paese. Ma da cosa dipende?

Il tema è evidentemente molto complesso e non basterebbero queste poche righe per parlarne diffusamente. Possiamo tuttavia rammentare come a intervenire su questo fenomeno siano due fattori preponderanti:

  • l’ereditarietà
  • gli ormoni androgeni.

Dunque, semplificando ancora l’argomento, possiamo certamente affermare che nei soggetti che sono predisposti geneticamente, l’ormone diidrotestoterone, o DHT, è il responsabile della miniaturizzazione del follicolo pilifero.

In altre parole, l’azione ormonale nei soggetti predisposti finisce con l’assottigliare sempre di più il capello, con conseguente diradamento della capigliatura.

Calvizie maschile


Quanto sopra ci conduce subito a un’importante riflessione. Sebbene il ruolo della genetica sia indubbio, lo è anche l’azione ormonale. E, dunque, anche il fatto che non ci si debba “arrendere” all’ereditarietà di un determinato fenomeno ricorrente, bensì agire in misura attiva e proattiva per scongiurare l’emersione e il peggiorare di questo scenario.

In tale ambito, non è certo errato definire la calvizie come una situazione multifattoriale, ovvero un’evoluzione che è determinata da diversi elementi che si manifestano in modo diverso in ogni individuo.

In particolare, la calvizie comune tende a insorgere già in gioventù e, con gli anni, il diradamento e il cambiamento del volume e del numero di capelli finisce per diventare sempre più evidente, anche a seconda dell’impatto che l’alimentazione e lo stile di vita hanno sull’organismo, tale da accelerare o frenare l’insorgenza e il decorso della calvizie.

Un problema evidentemente diffuso. Secondo quanto deriva dall’applicazione della formula di Whiting, ad esempio, circa il 50% degli uomini europei a 50 anni presenta un certo grado di calvizie, percentuale che sale al 70% negli uomini di 70 anni. Per le donne le percentuali sono un po' inferiori, pari a circa il 40% nelle cinquantenni, e al 60% nelle settantenni.

Ciò premesso, se noti che i tuoi capelli iniziano leggermente a diradarsi, e quelli che cadono sono piuttosto sottili e corti, è verosimile che tu possa soffrire di alopecia androgenetica. Naturalmente, la diagnosi verrà effettuata presso una struttura medica specializzata in tricologia, che definirà una diagnosi puntuale della tua situazione e, di conseguenza, permetterà di individuare i correttivi più idonei a ripristinare il giusto benessere dei capelli e del cuoio capelluto.