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Alopecia Androgenetica. Che cos’è, come si presenta, quali sono le cure.

 

 

 

I capelli sono molto importanti sia per gli uomini che per le donne. In queste ultime, la loro caduta causa mancanza di femminilità e salute a livello generale, mentre negli uomini è associata a una perdita di giovinezza, virilità e benessere.

La diminuzione della quantità dei capelli prende il nome di Alopecia: ne esistono di diverse tipologie, come l'alopecia areatapsicogenacarenzialecicatriziale, ma quella più diffusa è l'Alopecia Androgenetica.

Infatti, circa il 90 % della popolazione maschile soffre di questa patologia, percentuale che si ferma al 25 % per il mondo femminile. Se da una parte si potrebbe vivere anche senza capelli, dall’altra la maggior parte delle persone vedono questo problema come un vero e proprio dramma, soprattutto per l’impatto estetico che ne deriva.

Foto Alopecia Androgenetica


Questo tipo di Alopecia viene definita Androgenetica in quanto si tratta di una condizione determinata geneticamente ed è scatenata da un ormone androgeno, più comune nei maschi, chiamato Diidrotestosterone, o DHT, derivato a sua volta dal testosterone. Negli uomini questo ormone viene prodotto dai testicoli e dalla corteccia surrenale, allo scopo di garantire il corretto funzionamento degli organi sessuali. Nelle donne invece, è apportato, seppur in minor quantità, dalle ghiandole surrenali e dalle ovaie.

Questa patologia può presentarsi in due stadi diversi tra di loro, noti come:

  • Alopecia androgenetica veloce, caratterizzata da uno sviluppo precoce e molto rapido con una fase più acuta a circa 20 anni;
  • Alopecia androgenetica lenta, che vede la sua "massima aggressività" intorno ai 20-30 anni di vita, con una progressione per altri vent’anni e un successivo rallentamento in età più avanzata.


Come abbiamo visto l'Alopecia colpisce entrambi i sessi, ma con perdita di capelli (diradamento) localizzata in aree diverse:

  • nelle persone di sesso maschile, il diradamento è concentrato soprattutto a livello delle tempie e del vertice del capo;
  • nelle donne, invece, viene risparmiata la parte frontale e vi è una privazione diffusa un po' ovunque, con maggiore evidenza nella zona centro-superiore del capo.


Il disturbo, come abbiamo detto, può iniziare in età adolescenziale e la probabilità di soffrirne aumenta con il passare degli anni, quindi nessuno ne è completamente immune. Ma quali sono le cause di questa patologia? Scopriamole di seguito.
 

LE CAUSE DELL'ALOPECIA ANDROGENETICA
Le cause possono essere diverse, alcune delle quali verranno qui approfondite:

  • componente genetica: è la condizione determinante di questa patologia, che dipende da una predisposizione ereditaria (ossia dal proprio corredo genetico) ed è pertanto cronica;
  • componente ormonale: ovvero, negli uomini è dovuta principalmente a elevati livelli di ormoni androgeni e in particolare del DHT, mentre nelle donne può essere causata da un eccesso di testosterone, da una diminuzione degli ormoni femminili (ad es. durante la menopausa), o ancora dal malfunzionamento dell’ipofisi o della tiroide.


Possono intervenire e aggravare il quadro di questa patologia anche:

  • problemi alimentari: mancanza di vitamine, anemie e denutrizione possono incidere sulla corretta crescita dei capelli;
  • uso concomitante di farmaci: gli antidepressivi, gli ansiolitici, gli anticoagulanti, i chemioterapici ed altri farmaci possono aggravare il decorso di un’Alopecia Androgenetica;
  • cause psicologiche: elevato stress, stati di ansia, privazione del sonno per un lungo periodo, insieme a differenti situazioni come la febbre elevata o frequenti emorragie possono porre il paziente a rischio.


Un ruolo importante nel decorso di un’Alopecia Androgenetica è inoltre dato da una proteina infiammatoria, chiamata Prostaglandina PGD2. I ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno rilevato una quantità anomala (circa il triplo) di questa proteina nelle zone del cuoio capelluto più colpite da Alopecia Androgenetica rispetto quelle maggiormente coperte dai capelli. Questa scoperta potrebbe facilitare la ricerca di una cura.
 
LE POSSIBILI CURE 
L'Alopecia Androgenetica è molto complessa e quindi non può essere trattata con semplicità. Qui di seguito verranno esposti alcuni metodi per provare a rallentare il decorso della stessa, alcuni dei quali risultano più efficaci di altri:

  • terapia farmacologica contro l’alopecia: una volta intrapresa, permette di rallentare il decorso del diradamento per un certo lasso di tempo. Il rovescio della medaglia è che questi farmaci inibitori della trasformazione del testosterone in DHT possono in alcune persone presentare effetti secondari (talvolta più gravi della malattia stessa);
  • trapianto di capelli: nonostante l'evoluzione effettuata dalla micro-chirurgia, questo metodo non può risolvere completamente il problema. Si tratta infatti di una soluzione per infoltire le aree diradate, senza tuttavia interrompere il processo di caduta dei capelli nelle zone non trattate;
  • terapia con l'utilizzo del laser IR: questa non presenta particolari effetti collaterali e se effettuata con costanza può essere d'aiuto contro la caduta di capelli e ottimizzare la circolazione sanguigna. Esistono numerose tipologie di laser, ma quello che ha dato maggiori risultati è ottenuto con l’associazione di luci LED e di sorgenti laser a bassa intensità, più precisamente con l’infrarosso a 905 nm.
  • protocollo Intradermal di fase I e II: rappresenta una tra le procedure più efficaci. È un metodo che non presenta effetti collaterali, eseguito da medici specializzati con la massima sicurezza e con l'utilizzo di principi attivi ad azione nutrizionale e stimolante per i capelli e il cuoio capelluto.